Procedure di contravvenzione per esercizio abusivo dell'attività di guida turistica applicate dal Comune di Capri

E' nostra attenzione stigmatizzare le procedure di contravvenzione per esercizio abusivo dell'attività di guida turistica applicate dal Comune di Capri a guide straniere in possesso di tutte le autorizzazioni di Legge.
Quanto avvenuto è infatti particolarmente grave per i seguenti motivi.
Premesso che la Direttiva UE convertita dalla legge 40/2007 concernente il riconoscimento delle qualifiche professionali di attività di guida turistica equipara tutte le autorizzazioni rilasciate sul territorio dell'Unione.
Premesso ancora che la regione Campania ha recepito tale indirizzo, esteso al territorio Regionale, con delibera n.980 del 06/06/2008 pubblicata su bollettino Ufficiale della Regione Campania n.26 del 30/06/2008 "I soggetti abilitati all'esercizio dell'attività di guida turistica nell'ambito del proprio paese comunitario (diverso dall'Italia) possono operare, in regime di prestazione occasionale e temporanea, in Campania senza necessità di alcuna autorizzazione”.
Si constata nei fatti che, invece, la Città di Capri, con ordinanza n 18 datata 07/03/2001, consente l'esercizio di Guida Turistica ai sensi della suddetta ordinanza solo a quelle con patentino rilasciato dalla Regione Campania.

Al di là degli aspetti di Legge che sono lampanti e di per sé magniloquenti, vorrei sottolineare anche che il nostro Paese, la Regione Campania e la stessa Città di Capri sono nell'Unione Europea e che dobbiamo necessariamente rispettare la normativa.
Non possiamo permetterci di mirare, più o meno, ad essere un'area con regole "diverse" poiché questo si riflette negativamente sulla percezione del nostro stesso prodotto turistico.
Immaginiamo le impressioni negative e l'imbarazzo della guida e degli operatori stranieri rilevati dagli stessi turisti in fase di accertamento a Capri che, sicuramente, saranno rimasti un "pò meno" affascinati dalla bellezza dell'isola grazie ad episodio assolutamente "inspiegabile" ai loro occhi.
Lo stesso vale per gli operatori stranieri che convogliano un flusso qualificatissimo di turisti verso il nostro Paese e verso aree come la Campania: la "flessibilità" tutta a nostro favore delle regole dell'Unione non ci agevola nei rapporti e anzi ci indebolisce e ci rende anche meno competitivi dal momento che i nostri concorrenti non dormono sugli allori.

Andrea Giannetti

0 commenti: